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GiappoTour con bambini piccoli: si può?

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Una delle domande più frequenti che i nostri viaggiatori ci pongono è questa: è possibile partecipare ad un “GiappoTour” senza rinunciare alla gioia di portare un bimbo piccolo? Per dare una risposta concreta abbiamo voluto provarlo in prima persona. Tra noi “mirtilli” c’è anche la piccola Aurora, di solo 1 anno, e con lei abbiamo intrapreso questo viaggio che è stato un’esperienza straordinaria!

Ora abbiamo tutte le risposte, per cui ci soffermeremo sugli aspetti e sulle riflessioni più importanti, frutto di un’esperienza “sul campo”, che siamo lieti di poter condividere.

Volo per il Giappone con bambini

 

Il volo è molto lungo, ma fortunatamente le compagnie aeree riservano particolare attenzione ai più piccoli. E’ utile sapere che i bambini fino ai 2 anni non pagano la tariffa volo, ma solo una fee di gestione molto bassa. Essendo così piccini non hanno diritto ad un posto a sedere e viaggiano in braccio ai genitori. La comodità è data dal fatto di poter usufruire direttamente a bordo un’apposita culla, fornita dalla compagnia stessa, che costituirà un valido ausilio quando necessario, per permettere al piccolo di riposare serenamente. Trattasi di speciali culle che le compagnia aeree hanno a disposizione in numero limitato a bordo (non sempre sono disponibili ed è bene richiederle in fase di prenotazione), ma che consentono al bambino di dormire comodamente ed al genitore di riposare qualche ora senza avere il pupo/a in braccio! Oltre i 2 anni compiuti, invece, il piccolo viaggiatore paga il prezzo del biglietto (con un minuscolo sconto), ma ha anche diritto ad un suo personalissimo posto accanto alla famiglia e gli è concesso di richiedere in anticipo un pasto speciale.

Fuso orario in Giappone e come i bambini si adattano

 

I bambini si adattano molto meglio degli adulti e nel nostro caso non abbiamo avuto problemi, grazie anche all’aiuto della melatonina. In ogni caso consigliamo di consultare prima il pediatra prima della partenza, che saprà fornirvi qualche consiglio in più.

Spostamenti in Giappone con bambini piccoli nel passeggino

 

Questo è sicuramente un aspetto al quale prestare particolare attenzione. Gli spostamenti di ogni “GiappoTour”, infatti, vengono tutti effettuati con i mezzi pubblici che sono estremamente veloci, ecologici, puntuali e puliti. C’è da dire, però, che in molte stazioni della metro non ci sono gli ascensori, o se ci sono si trovano molto lontani rispetto all’ingresso, con il rischio di perdere il resto del gruppo mentre si è intenti a cercarli e raggiungerli. Nel nostro caso, la soluzione ottimale è stata sollevare in due il passeggino e portarlo su per le scale. In alternativa è consigliabile attrezzarsi con passeggini molto leggeri e facilmente richiudibili, evitando di conservare alcunché nel portaoggetti per non appesantirli e rendere le manovre di apertura/chiusura pratiche e veloci. Attenzione anche ad alcuni treni che sono particolarmente affollati e quindi pericolosi per i più piccoli. Naturalmente con un bambino che non ha bisogno del passeggino questo problema non si pone.

Cibo in Giappone per bambini piccoli

 

Nonostante la nostra bimba sia molto piccola, non abbiamo riscontrato particolari problemi da questo punto di vista. La dolce “mirtilla” Aurora, infatti, pur avendo 1 anno mangia praticamente tutto. E’ stato facile, tra l’altro, trovare riso bollito e carne, che sono gradevoli e ben cotti. Unico alimento un po’ difficile da reperire è la frutta, ma sapendolo ci si può attrezzare portando dall’Italia delle merende confezionate, discorso valido anche per altri tipi di alimenti, ove particolari esigenze lo richiedano. Ancora, nelle farmacie è possibile acquistare le pappe pronte a base di carne e riso, oppure gli omogeneizzati dolci a base di zucca, carota e patata dolce. Si possono trovare facilmente anche i pannolini e gli altri oggetti per bambini.

La colazione negli Hotel, piuttosto, è del tipo orientale e continentale. Sono quindi presenti uova, bacon, riso, oltre che pesce, zuppa di miso e altre cose che ai bimbi non sempre piacciono. In qualunque Hotel, però, si trovano senza difficoltà il latte, il pane, il burro e la marmellata.

Per i pranzi e le cene (che nel GiappoTour sono liberi) vi segnaliamo che molti ristoranti dispongono solamente di sgabelli… Un po’ scomodi per i pupi! La scelta degli esercizi commerciali è però talmente vasta, che è facile trovare il locale più adatto ad una famiglia.

In generale, comunque, nei ristoranti si hanno a disposizione anche i seggioloni. Ma attenzione: a differenza di quelli che usiamo in Italia, quelli giapponesi non offrono la possibilità di assicurare il bimbo con le apposite cinture, per cui è bene prestare un po’ più d’attenzione.

Ritmi del Tour e orari

 

Durante il “GiappoTour” si cammina moltissimo. Infatti in pochi giorni si cerca di vedere quanto più possibile del Giappone. Non si fanno pause per spuntini o merende, per cui durante gli spostamenti con il gruppo non si ha la possibilità di fermarsi e imporre a tutti gli altri una sosta. Di contro, però, nei luoghi di visita si ha molto tempo libero ed i bimbi si divertono moltissimo ad esplorare una realtà così diversa dalla nostra. Per loro, una città come Tokyo con così tante luci e colori, è davvero equiparabile ad un immenso parco divertimenti!

Prima di partecipare accertatevi dunque che il bimbo sia un gran camminatore o in caso contrario attrezzatevi con un passeggino pieghevole molto leggero, così come specificato precedentemente.

Programma

 

Il programma di ogni “GiappoTour” è davvero intenso, ma prevede anche molto tempo libero che si potrà gestire come si preferisce. Gli appuntamenti con il gruppo sono la mattina molto presto, per cui è necessario organizzarsi per tempo in modo da non arrivare in ritardo anche perché, purtroppo, il gruppo non attende i ritardatari.

Hotel in Giappone 

 

Le camere doppie standard giapponesi, quelle prenotate per “GiappoTour”, sono abbastanza piccole e non sempre è possibile aggiungere un terzo letto. Con la presenza di un bambino/a può essere una buona idea prenotare una camera più grande per poi aggiungere un altro letto, o comunque alloggiare comodamente avendo in stanza anche le valigie che occupano il loro spazio.

Ti è venuta voglia di provare questa esperienza?

Non resta che preparare la valigia!

 

Roberta Manis

 

Scritto da:
Roberta ha iniziato a viaggiare a 20 anni e da allora non si è più fermata dando sempre priorità alla scoperta del mondo. Ama il Giappone ed i mondi artici, il suo eroe è Ernest Shackleton ed è mamma di Aurora.

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