Le grandi partenze hanno sempre quella magia che le accompagna prima, dopo e durante.
L'incipit lo trovate sul mio blog: www.thespirald.com e questo è il racconto a posteriori.
Dal 29 luglio all’8 Agosto sono stata in Giappone per la prima volta in un fantastico viaggio organizzato da Blueberry Travel: il Giappotour.
Ecco qui i miei consigli, frutto dell’esperienza e ricerca sulla terra del Sol Levante.
Passaporto
Innanzitutto è bene controllare la validità del proprio passaporto o in mancanza farlo ex novo.
Per il passaporto elettronico il tempo di attesa è di circa 10gg, si può richiedere presso la propria questura di riferimento. Il necessario è:
- 2 fototessere identichecon sfondo bianco retrostante, volto scoperto e senza sorridere! Io stessa ho dovuto rifare le foto tre volte, una volta per il rossetto e le altre perchè lo sfondo era troppo in ombra.
- un versamento da 42,50 eurotramite bollettino che potete richiedere direttamente presso Poste Italiane.
- una marca da bollo, da acquistare comodamente in tabaccheria, da 73,50 euro.
- un documento di riconoscimento valido: carta d’identità, patente o vecchio passaporto ( da portare comunque).
- ed infine il moduloda compilare per il rilascio del passaporto che trovate direttamente nell’ufficio dove lo richiederete ( o online).
Dati utili
Si passa poi ai consigli che riguardano prettamente il Giappone, i suoi usi e costumi. Credo fermamente che vivere un luogo come lo fanno i propri abitanti sia il miglior modo per immergersi al meglio nell’atmosfera.
Un viaggio è prima di tutto un percorso mentale.
Per il volo
Il viaggio durerà circa 13 ore. Affinchè riusciate a riposare vi consiglio di comprare un cuscinetto gonfiabile a U da appoggiare tra testa e spalle. In ogni caso le hostess vi forniranno ciabattine di carta, spazzolino per i denti, una copertina e tanti snack, bevande e cibo per alleviare l'attesa ed il lungo viaggio.
Cosa portare per il tour
– Per quanto riguarda la stagione estiva le temperature sono alte (30-35 gradi), simili alle nostre, ma il vero problema è l’umidità per cui in realtà la percezione è di almeno 40 gradi.
- Piastra e ferro per i capelli sono stati totalmente inutili, sentirete il bisogno fisico di tener i capelli legati, quindi munitevi di tanti accessori.
- Sandali ok e meglio ancora comode sneakers, il tour ha una media giornaliera di 15 km percorsi a piedi.
- Ma ricordate di portar sempre in borsa un paio di calzini freschi di bucato. In molti ristoranti, camerini e templi c’è l’usanza di togliere le scarpe.
- Per quanto riguarda l’abbigliamento, la soluzione migliore per il clima afoso è avvalersi di capi leggeri, anche la sera fa molto caldo. Per le donne il mio consiglio è di aggiungere in valigia un paio di tacchi, le giapponesi sono delle vere fashioniste!
– Medicine; in Giappone sembra siano più leggere, è bene quindi creare un piccolo kit ( aspirina, tachipirina, antibiotici, melatonina per combattere il jetlag , imodium, gastro-protettori e antidolorifici generici).
– Un adattatore di corrente bipolare; in Giappone la presa è uguale a quella americana ma con una voltaggio più basso rispetto a quello europeo ( 100 Volt rispetto ai nostri 250). Se posso darvi un consiglio acquistate un adattatore universale che abbia anche delle porte usb, potrete caricare il cellulare e asciugare i capelli in contemporanea!
- Un comodo zaino in cui riporre il vostro mondo. Il mio conteneva reflex, power bank per non avere mai il telefono scarico, acqua, un kit makeup-medicine , contanti ( da preferire alle carte di credito) ed il passaporto.
Assicurazione sanitaria
I costi delle spese mediche sono elevatissimi, conviene sempre stipularne una. Vi posso garantire per esperienza personale che è davvero fondamentale. In ogni caso, se decideste di partire con Blueberry sarà compresa nel pacchetto di viaggio, una delle tante agevolazioni che vengono fornite da questo tour operator.
Ed infine la “cosa” più importante di tutte: il cuore. Predisporre il proprio io a lasciarsi emozionare assorbendo il più possibile da ciò che ci circonderà. Anche se è così diverso da noi, così lontano e a volte incomprensibile. Vedere e metabolizzare la diversità è la ricchezza più grande che un’esperienza oltreconfine può regalarci.