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Tour di piccoli gruppi accompagnati in italiano 100% gestiti da Blueberry Travel

Alaska & Yukon Total Experience

il viaggio nelle terre selvagge per eccellenza

Prezzo

€ 7.865

Partecipanti

minimo 6 – massimo 8

Durata

16 giorni / 14 notti

Periodo

Luglio – Agosto

Special Connection

on-the-road con tour leader italiano

PERCHÈ amerai QUESTO TOUR

Amerai questo viaggio perché ti porterà nel cuore più autentico e selvaggio del Nord, là dove Alaska e Yukon si incontrano in una trama di montagne indomite, foreste infinite e cieli che sembrano non finire mai. Qui la frontiera non è un ricordo lontano: è un respiro che senti sulla pelle, è l’emozione che ti attraversa quando superi uno dei quattro valichi di confine, è la sensazione di muoverti in un mondo vasto e remoto, che ancora oggi custodisce il fascino puro dell’avventura.

Queste sono terre che hanno visto cercatori d’oro, trapper, visionari e sognatori inseguire un’idea di libertà assoluta. E quando sarai lì – tra passi montani spazzati dal vento, strade che si perdono tra vallate glaciali e silenzi così profondi da sembrarti nuovi – capirai perché, da generazioni, chi viene qui torna cambiato.

 

Il bello è che non devi affrontare tutto questo da solo: con te ci saranno due tour leader italiani che questo itinerario l’hanno già percorso, vissuto, respirato. Conoscono le strade, sanno dove si nascondono gli angoli più emozionanti, scelgono i tempi giusti, ti guidano senza mai rubarti lo stupore. Le sistemazioni, semplici ma curate e selezionate con attenzione, rispecchiano ciò che Alaska e Yukon sanno offrire nei loro contesti più remoti: calore, autenticità e la sensazione di essere esattamente nel posto giusto.

Viaggerai in un piccolo gruppo, e questo fa tutta la differenza: significa tempo per te, per il paesaggio, per le storie; significa scoprire luoghi esclusivi e poco battuti, dove il turismo di massa non arriva; significa creare connessioni sincere, di quelle che nascono davanti a un tramonto artico o durante un tratto di strada che sembra non voler finire.

È un viaggio dinamico, ricco, pieno – ma mai improvvisato. Ogni tappa, ogni attività, ogni dettaglio è stato pianificato con cura per offrirti un’avventura vera, senza stress e senza pensieri. A te resta solo una cosa: liberare la mente, riempire la scheda della macchina fotografica e lasciarti sorprendere.

Perché Alaska e Yukon non si visitano soltanto. Si vivono. E tu sei pronto a viverli fino in fondo.

NOVITÀ

Viaggio Stati Uniti Blueberry Travel - viaggiatori contenti
Esperienza intima e personalizzata

I tour in piccoli gruppi consentono l'accesso a luoghi nascosti e meno frequentati, offrendo la possibilità di scoprire gemme rare e di esplorare la natura incontaminata lontano dalla folla turistica.

NOVITÀ

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Attività incluse

Il tour include il sorvolo del Parco Nazionale di Denali e la crociera nel Kenai Fjord National Park: due esperienze che renderanno il viaggio assolutamente mitico e indimenticabile.

NOVITÀ

Viaggio Alaska Blueberry Travel - in riva al lago
Intimità e connessione

Un viaggio in piccolo gruppo favorisce la creazione di legami speciali tra i partecipanti. Avrai così l'occasione di condividere esperienze e creare ricordi indimenticabili con nuovi amici provenienti da tutta Italia.

NOVITÀ

Viaggio Alaska Blueberry Travel - cottage nella foresta
Avventuroso non significa all’avventura

Questo è un viaggio dinamico e avventuroso, ma non deve essere confuso con un viaggio all’avventura. Tutte le tappe e tutti i servizi sono state pianificati e scelti con cura per offrirti un’avventura indimenticabile.

NOVITÀ

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Vivi spensierato

Durante il tour dovrai occuparti solo di caricare le batterie della macchina fotografica! Con te ci sarà sempre un esperto accompagnatore italiano Blueberry che si occuperà di tutti i dettagli organizzativi.

Itinerario GIORNALIERO

Giorno 1
Italia → Anchorage

Si parte verso il Grande Nord. Il volo è lungo, certo, ma è quel genere di attesa che profuma di avventura: il momento in cui lasci alle spalle la quotidianità e inizi già a immaginare montagne titaniche, foreste infinite, luce cristallina.

All’arrivo ad Anchorage, l’Alaska ci accoglie con il suo mix sorprendente di città di frontiera e natura sconfinata. Ritiriamo i veicoli e ci lasciamo guidare dai primi scorci: le montagne che incorniciano la baia, le acque dove non è raro scorgere salmoni in risalita o persino qualche balena di passaggio.

Una passeggiata tra il downtown e il porto basta per farci respirare subito l’atmosfera del Nord: fresca, frizzante, piena di promesse. È il momento in cui il viaggio comincia davvero, e l’Alaska inizia a raccontarsi.

Giorno 2
Da Anchorage a Healy, sorvolando il Denali National Park

La mattina ad Anchorage scorre lenta e luminosa: il tempo di cogliere ancora qualche dettaglio di questa città sospesa tra mare e montagne, poi ci rimettiamo in viaggio lungo la mitica Parks Highway, la strada che sembra disegnata per accompagnare chi cerca l’essenza dell’Alaska.

 

La prima sosta è Talkeetna, un piccolo villaggio minerario dall’anima ribelle, dove il legno profuma ancora di frontiera e tutto parla di esplorazioni e vecchie imprese. Ed è proprio qui che viviamo uno dei momenti più intensi dell’intero viaggio: il sorvolo del Denali National Park. Dal cielo, i ghiacciai si mostrano come fiumi immobili, le vette sembrano galleggiare sopra le nuvole e il Denali, quando decide di farsi vedere, domina tutto con una presenza che toglie il fiato.

Prima di ripartire per Healy, ci concediamo una sosta simbolica davanti al celebre bus di Into the Wild, un omaggio ideale a chi, in queste terre, ha cercato libertà, significato, strada. Arriviamo a Healy in serata, alle porte del Denali National Park: qui l’aria profuma già di wilderness, e il silenzio sembra promettere tutto quello che vivremo nei giorni a venire.

Giorno 3
Denali National Park: dentro il regno del gigante

Oggi il viaggio rallenta, respira, si fa silenzio e natura: l’intera giornata è dedicata al Denali National Park, uno dei luoghi più selvaggi e primordiali di tutto il continente. Qui la wilderness non è un concetto: è ciò che ti circonda, ciò che senti sotto i piedi, ciò che ti osserva tra le foreste di tundra e le valli glaciali.

Al centro del parco si innalza il Denali - l’antico “High One” degli Athabaska - la vetta più alta del Nord America, spesso nascosta tra nuvole capricciose, sempre imponente anche quando non si mostra. Attorno, scorre un paesaggio che sembra custodire ancora l’eco della Terra com’era migliaia di anni fa: fiumi che serpeggiano nella tundra, colline color ocra, silenzi vasti come orizzonti.

Con un po’ di fortuna, oggi incroceremo i veri abitanti di queste terre: orsi grizzly che attraversano le radure, caribù che si muovono in branco, alci giganteschi che sembrano usciti da un altro tempo. È una giornata che si vive con gli occhi ben aperti e il cuore un po’ più grande, perché il Denali non si lascia semplicemente visitare: ti avvolge, ti sorprende, ti ricorda quanto è potente la natura quando non ha confini.

Pronto a lasciarti conquistare dalla wilderness più autentica dell’Alaska?

Giorno 4
Healy → Fairbanks: verso il Nord profondo

Lasciamo Healy e risaliamo verso Fairbanks, che con le sue radici da città di frontiera è ancora l’anima pulsante dell’Alaska del Nord. In meno di due ore di strada il paesaggio cambia lentamente: la tundra lascia spazio a foreste fitte, i villaggi diventano più rari, l’aria si fa più secca e più chiara. Fairbanks nasce come avamposto minerario durante la corsa all’oro, e ancora oggi conserva quell’atmosfera ruvida e autentica da “ultima città prima dell’immenso”. Musei, storie di pionieri e angoli curiosi non mancano, ma qui la vera protagonista resta sempre la natura.

E se l’idea di trascorrere il pomeriggio al chiuso non coincide con il nostro concetto di Alaska, a meno di 100 km ci sono le Chena Hot Springs, sorgenti termali incastonate in una valle silenziosa e verdissima. Per raggiungerle percorriamo una delle strade più scenografiche dello stato, affiancati dalla Chena River State Recreation Area: oltre 100.000 ettari di montagne, fiumi limpidi e boschi infiniti dove non è raro avvistare alci massicci, castori indaffarati… e, con un po’ di fortuna, persino qualche grizzly di passaggio.

Sia in un caso che nell’altro, oggi ci addentriamo un po’ di più nel cuore del vero Nord.

Giorno 5
Fairbanks → Tok: tra fiumi immensi e capitali dei cani da slitta

Lasciamo Fairbanks e puntiamo verso est, lungo una strada che sembra accompagnarci sempre più vicino al confine canadese. La nostra meta è Tok, una piccola comunità circondata da boschi e montagne, conosciuta come la capitale dei cani da slitta dell’Alaska: qui lo spirito del mushing è ovunque, nei racconti, negli allevamenti, nelle foto ingiallite che parlano di corse epiche tra neve e ghiaccio.

Anche se Tok rappresenta una tappa strategica prima di raggiungere Dawson City, i suoi dintorni sorprendono per la quantità di attività che racchiudono. Le aree naturali intorno offrono sentieri perfetti per hiking immersi nel silenzio della taiga; chi preferisce l’acqua può scegliere una tranquilla escursione in barca lungo il Tanana River, un fiume largo e possente che sembra scorrere senza fretta attraverso l’Alaska più remota.

Qui ci prepariamo per il prossimo passo del viaggio, sempre più vicini al grande salto in Yukon.

Giorno 6
Tok → Dawson City: verso la città d’oro

Rise and shine, esploratore: oggi ci avventuriamo lungo una delle strade più iconiche del Grande Nord, la Top of the World Highway, un nastro d’asfalto che corre letteralmente sul “tetto del mondo”, tra creste dorate, colline infinite e panorami che sembrano non appartenere a nessun luogo e a tutti i luoghi insieme. È una di quelle giornate in cui il viaggio è già la destinazione.

Prima di raggiungere il confine canadese ci fermiamo a Chicken, minuscolo insediamento che altalena tra i 17 e i 37 abitanti — dipende da chi incontri e in quale stagione. Il nome, a primo impatto, fa sorridere. E la storia dietro è ancora meglio: agli inizi del Novecento il villaggio avrebbe dovuto chiamarsi Ptarmigan, in onore dell’uccello bianco e paffuto che popolava la zona. Peccato che nessuno sapesse come si scrivesse davvero “Ptarmigan”. La soluzione? Scegliere qualcosa che tutti potessero scrivere senza dubbi: Chicken. Un aneddoto così è quasi un piccolo premio per chi percorre queste strade di frontiera.

Superato il confine, il paesaggio cambia ancora e il nostro viaggio ci conduce a Dawson City, la città della corsa all’oro per eccellenza, adagiata sulle rive del maestoso fiume Yukon. Entrare qui è come toccare un pezzo di storia vivente: strade di terra, edifici colorati in stile frontier, saloon che profumano di legno e storie di cercatori. E poi c’è una curiosità irresistibile: niente ponti. Per passare dalla sponda ovest alla sponda est, l’unico modo è un traghetto gratuito attivo 24 ore su 24, che scivola lento tra le acque del fiume.

Oggi attraversiamo frontiere geografiche, storiche e un po’ anche personali. Perché arrivare a Dawson City significa entrare nel mito della Klondike Gold Rush, con la sensazione netta che qui, se ascolti bene, puoi ancora sentire il rumore dei setacci nell’acqua.

Giorno 7
Dawson City → Whitehorse: nel cuore dello Yukon, tra strade di polvere e fiumi leggendari

Dawson City al mattino ha un fascino tutto suo: la luce che si posa sulle strade sterrate, i saloon di legno che sembrano usciti da un vecchio film western, le insegne consumate dal vento. Basta fare pochi passi perché ti sia chiaro che questo non è un luogo qualunque: è un angolo di mondo rimasto sospeso nel tempo, ancora intriso dell’energia ruvida e febbrile della Klondike Gold Rush. Qui tutto parla di frontiera, di sogni inseguiti fino allo stremo, di notti interminabili illuminate dall’oro e dalla speranza.

Lasciamo Dawson e iniziamo a seguire la strada che scivola verso sud, accompagnati dal ritmo lento dei grandi fiumi del Nord. Attraversiamo paesaggi che cambiano a ogni curva: valli ampie, foreste sconfinate, colline morbide che si aprono all’improvviso su scorci spettacolari lungo gli affluenti dello Yukon e dello Stewart River. Ogni punto panoramico è un invito a fermarsi, respirare e riempire gli occhi.

Se il meteo è dalla nostra parte, ci concediamo qualche breve hiking per entrare ancora di più in sintonia con il territorio: sentieri silenziosi, profumo di conifere, tracce di animali e quella sensazione di essere dentro una natura che domina ogni cosa.

Arriviamo a Whitehorse nel tardo pomeriggio, accolti dalla sua atmosfera vivace e sorprendentemente creativa: la capitale del Yukon ci dà subito l’idea di un luogo remoto sì, ma in movimento, pronto a raccontarci un altro volto del Grande Nord.

Giorno 8
Whitehorse → Skagway: dalla capitale del Yukon ai fiordi dell’Alaska

Buongiorno, Cavallobianco! Whitehorse ci aspetta con la sua energia sorprendente: una cittadina che, pur remota, pulsa di vita creativa e spirito di frontiera. Dedichiamo la mattinata a scoprire i suoi angoli più affascinanti: edifici storici incastonati tra costruzioni moderne, piccole gallerie d’arte, installazioni sparse qua e là come se la città volesse raccontare sé stessa in mille modi diversi. È qui che l’Alaska Highway e la Klondike Highway si incrociano, lasciando intuire quanto questo luogo sia da sempre un crocevia di storie, viaggi e destini.

Prima di lasciare Whitehorse ci immergiamo nella natura facendo almeno un pezzo del Miles Canyon Trail, dove le acque turchesi del fiume Yukon scorrono impetuose tra pareti di basalto nero. È uno di quei posti che fanno capire davvero quanto il Nord possa essere potente e delicato allo stesso tempo.

Riprendiamo la strada e scendiamo verso sud, oltrepassando nuovamente il confine e tornando negli Stati Uniti. La giornata si conclude a Skagway, cittadina che sembra un set cinematografico perfetto: colorata, frizzante, incorniciata da montagne ripide e fiordi profondissimi. Dopo la frenesia della Gold Rush, oggi Skagway vive una nuova stagione di prosperità grazie alle navi da crociera, ma conserva ancora quell’atmosfera da avamposto di altri tempi. Qui le possibilità non mancano: un giro sul celebre treno panoramico della White Pass & Yukon Route, un hiking nel Klondike Gold Rush National Historical Park oppure una semplice passeggiata tra le vie principali, tra negozietti, vecchi saloon e un pizzico di shopping per celebrare la giornata.

Skagway è il punto ideale per ritrovare il mare, il vento del fiordo e quel senso di avventura che, fin qui, non ci ha mai lasciati.

Giorno 9
Skagway → Haines (traghetto) → Silver City: lungo la Haines Highway e il regno del Kluane

Buongiorno esploratore! Oggi ci aspetta una giornata che sembra cucita su misura per chi ama i paesaggi che cambiano a ogni curva. Lasciamo Skagway e navighiamo verso Haines, attraversando uno dei fiordi più scenografici dell’Alaska: montagne a picco, acqua immobile come vetro scuro, e quell’atmosfera sospesa che solo il mare del Nord sa regalare.

Da Haines imbocchiamo la Haines Highway, una delle strade più belle di tutto il Nord America. Qui ogni chilometro è un piccolo colpo di scena: ghiacciai che scendono dalle creste, vette imponenti coperte di neve anche in estate, vallate verdi attraversate da fiumi che serpeggiano come fili d’argento, praterie alpine battute dal vento e un delta dove vivono - e spesso si lasciano ammirare - le iconiche aquile dalla testa bianca.

Proseguendo verso il confine, entriamo nel territorio del Kluane National Park, un regno di montagne titaniche e spazi infiniti. Il percorso verso Silver City ci permette di fare numerose soste panoramiche e, se il meteo ci sorride, di dedicarci a qualche hiking immerso nella vastità di uno dei parchi più incontaminati del Canada. Qui il silenzio ha un suono, l’aria ha un profumo diverso, e ogni scorcio sembra ricordarci quanto la natura possa essere sovrana.

Nota importante: il tragitto prevede un tratto in traghetto da Skagway a Haines. Al momento della pubblicazione del tour, orari e tariffe per l’estate 2026 non sono ancora disponibili. Qualora il traghetto non dovesse operare, il viaggio verrà riprogrammato via terra lungo la Klondike Highway e la Alaska Hwy/Yukon 1 W.

Giorno 10
Silver City → Tok: il ritorno in Alaska tra montagne immense e silenzi del Nord

Ci svegliamo a Silver City, un luogo che sembra esistere fuori dal tempo, affacciato sul grande Kluane Lake e circondato da montagne che all’alba si accendono di rosa e d’oro. È uno di quei risvegli che rimangono nella memoria: aria frizzante, quiete assoluta, e la sensazione di essere minuscoli di fronte alla vastità del Yukon.

Ripartiamo verso est lungo una strada che per molti è una delle più poetiche di tutto il viaggio. Il panorama cambia gradualmente: dalla potenza glaciale del Kluane National Park alle foreste che si infittiscono, dai grandi spazi aperti alle curve dolci della Alaska Highway, che ci accompagna fino al confine. Questa è la terra dei grandi orizzonti, dove i chilometri scorrono senza fretta e ogni sosta offre uno scorcio diverso: laghi specchiati, creste lontane, cielo immenso.

La giornata di oggi è perfetta per lasciarci guidare dal paesaggio, fermarci ai punti panoramici, magari concederci un breve hiking o semplicemente respirare la natura più pura del Nord. Con un po’ di fortuna potremmo incontrare alci massicci, rapaci in volo o persino qualche grizzly che attraversa la tundra con passo lento e sicuro.

Attraversato nuovamente il confine, rientriamo in Alaska e proseguiamo verso Tok, che ci accoglie ancora una volta con il suo spirito da avamposto, tra legno, silenzi e un ritmo semplice che sembra fatto apposta per chi vive la strada.

Qui si conclude un’altra giornata di grandi paesaggi e confini, di quelli che fanno capire quanto l’Alaska e il Canada del Nord siano più che destinazioni: sono stati d’animo.

Giorno 11
Tok → Palmer: dall’Alaska delle foreste alla valle degli agricoltori

La mattina a Tok profuma di legno e aria fresca: l’atmosfera di frontiera è ancora lì, sospesa tra silenzi e strade infinite. Ripartiamo puntando verso sud, lungo un tratto dell’Alaska Highway che sembra accompagnarci fuori dagli spazi immensi del Nord più remoto e condurci, un chilometro dopo l’altro, verso vallate più morbide e abitate.

La strada oggi è un susseguirsi di panorami che cambiano con delicatezza: fiumi larghi che corrono tra le foreste, montagne che si avvicinano e si allontanano come onde lente, laghi che riflettono il cielo come specchi di vetro. È una giornata perfetta per assaporare il viaggio senza fretta, lasciarsi sorprendere dagli scorci e, con un po’ di fortuna, avvistare ancora qualche alce o una volpe che sfreccia tra gli abeti.

Man mano che ci avviciniamo all’area di Palmer, il paesaggio si addolcisce: entriamo nella Matanuska - Susitna Valley, una terra fertile famosa per i suoi campi, le fattorie e le montagne che la abbracciano da ogni lato. È sorprendente pensare che, in una regione tanto selvaggia, possa esistere una valle agricola così rigogliosa, dove l’estate del “sole di mezzanotte” fa crescere cavoli giganteschi, zucche da record e distese di fiori colorati.

Arriviamo a Palmer nel pomeriggio, accolti da un’atmosfera tranquilla e genuina, quasi rurale, che rappresenta un volto nuovo e inatteso dell’Alaska. Una cittadina dove la vita scorre serena, ai piedi di montagne spettacolari, e dove si percepisce subito il ritmo più dolce e umano che contraddistingue questa valle speciale.

È una giornata di transizione, sì, ma anche una delle più piacevoli: un viaggio lento, pieno di luce e paesaggi che raccontano un’altra sfumatura del Grande Nord.

Giorno 12
Palmer → Exit Glacier → Seward: tra fiordi scintillanti e ghiacciai vivi

Oggi seguiamo una delle strade più straordinarie degli Stati Uniti, la Seward Highway, un percorso che sembra pensato apposta per mostrare l’Alaska nella sua forma più pura. Chilometro dopo chilometro, lo scenario si apre su fiordi profondi dove il mare si insinua tra le montagne, su vette affilate che sembrano toccare il cielo e su vallate che cambiano colore con il passare delle nuvole. È impossibile non fermarsi spesso: ogni curva regala un nuovo colpo d’occhio, un nuovo “wow” da imprimere nella memoria (e nella macchina fotografica).

La prima tappa di oggi è l’Exit Glacier, uno dei pochi ghiacciai dell’Alaska raggiungibili a piedi. Camminiamo lungo un sentiero che si avvicina progressivamente al ghiaccio vivo, tra morene, rocce levigate e il fruscio costante del vento che scivola lungo la parete glaciale. Davanti a noi si apre un mondo blu e bianco, fragile e potentissimo allo stesso tempo: un promemoria silenzioso di quanto questi giganti siano vivi, in movimento, e quanto sia preziosa l’opportunità di avvicinarvisi in sicurezza.

Con il cuore ancora pieno di stupore riprendiamo la strada verso Seward, piccola cittadina portuale incastonata tra il mare e le montagne, dove l’aria profuma di salsedine e avventura. Questo sarà il nostro punto di partenza per esplorare l’area dei Kenai Fjords, un mondo di ghiacciai, acque profonde e fauna straordinaria.

Un giorno intenso, luminoso, fatto di paesaggi che raccontano perché l’Alaska resta uno dei luoghi più incredibili del pianeta.

Giorno 13
Kenai Fjords National Park: dove il ghiaccio incontra l’oceano

Oggi viviamo una delle esperienze più iconiche e indimenticabili di tutto il viaggio: la crociera tra i fiordi del Kenai Fjords National Park, un luogo dove l’Alaska si mostra in tutta la sua potenza primordiale. Le acque profonde si insinuano tra pareti montuose scolpite dal ghiaccio, mentre enormi ghiacciai scivolano lentamente verso il mare, crepitando, respirando, rompendosi in iceberg che galleggiano come sculture blu.

La fauna qui è di casa e sembra voler partecipare allo spettacolo: leoni marini che si scaldano al sole sulle rocce, foche distese come piccole sentinelle, pulcinelle di mare che volano goffe e splendide con il loro becco arancione. E se la fortuna decide di sorriderci, potremmo assistere alla comparsa più emozionante di tutte: balene megattere, oppure orche che tagliano l’acqua come ombre eleganti.

Ogni onda porta con sé un pezzo di meraviglia, e ogni fiordo sembra raccontare una storia antica, scolpita da millenni di ghiaccio e mare. Rientriamo a Seward nel tardo pomeriggio, con il viso sferzato dal vento, la macchina fotografica piena e il cuore gonfio di immagini che rimarranno a lungo: quelle dell’Alaska più selvaggia, più autentica, più irripetibile.

Giorno 14
Seward → Anchorage: il ritorno lungo la strada dei fiordi

Lasciamo Seward con un pizzico di nostalgia: il profumo del mare, le montagne che scendono ripide nell’oceano e i ricordi dei fiordi ancora vividi negli occhi. Riprendiamo la Seward Highway, che già conosciamo, ma che oggi ci sembra ancora più bella: forse perché ogni curva è un invito a rallentare, forse perché sappiamo che siamo agli ultimi capitoli di questa avventura nel Grande Nord.

La strada corre accanto al Turnagain Arm, una delle baie più scenografiche dell’Alaska, famosa per le sue maree impressionanti e per la luce che cambia continuamente, trasformando l’acqua in acciaio, argento o oro a seconda del momento. Ci concediamo qualche sosta per respirare a pieni polmoni questi paesaggi, ormai familiari ma sempre nuovi.

Proseguendo verso Anchorage, le montagne si allontanano lentamente e la città compare all’orizzonte, incorniciata da natura selvaggia e cielo amplissimo. Rientriamo dove tutto è iniziato, con la sensazione di aver attraversato un viaggio che non è stato solo geografico, ma anche emotivo: ghiacciai, foreste, fiordi, passi di frontiera, cieli immensi.

Anchorage ci accoglie per l’ultima notte, mentre nella mente si intrecciano le immagini più belle dell’Alaska e del Yukon: un mosaico di silenzi, vento, luce e avventura.

Giorno 15
Anchorage → Italia: saluti al Grande Nord

È arrivato il giorno del rientro, anche se nessuno di noi è davvero pronto a salutare queste terre immense. Alaska e Yukon ci hanno accolto con la loro natura titanica, i loro silenzi pieni, le strade infinite e quella sensazione rara di libertà che solo il Grande Nord sa regalare.

Ogni ghiacciaio, ogni frontiera, ogni fiordo, ogni incontro - umano o animale - ha lasciato un segno che porteremo con noi ben oltre questo volo. Ora è tempo di tornare a casa, ma lo facciamo con lo sguardo un po’ diverso: più aperto, più curioso, più pieno.

Il Nord rimane con noi. E noi con lui, un po’ cambiati.

Giorno 16
Arrivo in Italia

Ancora un rapido sguardo alle foto di questa esperienza e poi subito su blueberrytravel.it per pianificare insieme il prossimo b-tour.

Itinerario FOTOGRAFICO

PREZZI e DATE

Sab 25 Lug 2026
Alaska & Yukon Total Experience
€ 7.865
Attivo
Milano
Anchorage

Orario voli

in camera doppia
€ 7.865

DETTAGLI DEL viaggio

La quota comprende
voli di linea Condor Airlines a/r da Milano con franchigia bagaglio 20 kg (in stiva) e 8 kg (a mano);
trasferimenti da/per l’aeroporto di Anchorage;
tour leader italiano dal primo all'ultimo giorno;
14 pernottamenti negli hotel specificati nel programma (o similari pari categoria) in camere/chalet twin con servizi privati e trattamento di solo pernottamento;
2 prime colazioni in hotel;
noleggio di due mezzi adatti allo svolgimento dell’itinerario, incluse tutte le assicurazioni;
pedaggi, posteggi, carburante e traghetti necessari allo svolgimento dell’itinerario;
volo panoramico sul Denali National Park (durata 1h30);
crociera di una giornata nel Kenai Fjords National Park (durata 7h30);
documenti di viaggio digitali ed eco-sostenibili;
costi fissi di prenotazione;
assicurazione medico/bagaglio/annullamento viaggio.
Tariffa aerea in classi contingentate e con disponibilità limitata di posti, da riconfermare al momento della prenotazione;
su richiesta è possibile partire da altri aeroporti italiani che dispongono di un collegamento con l'aeroporto di Francoforte con Lufthansa.
La quota non comprende
autorizzazione ESTA obbligatoria (richiesta a cura del viaggiatore);
pasti, bevande, extra di carattere personale e tutto quanto non espressamente indicato alla voce “le quote comprendono”.
Supplementi e riduzioni

DICONO DI noi

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Fabio Di Dio
“Viaggio organizzato perfettamente!!! Esperienza fantastica!!”
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Alessandro Vacca
“Affidabilità, competenza e cortesia. Con loro andate sul sicuro. Esperienza top Grazie soprattutto a Sonia, paziente, competente e rapida nei contatti”
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Tiziana Florio
“Viaggio emozionante, guida preparata, (grande Giorgia!) Peccato per i pochi giorni trascorsi insieme, un'esperienza da fare almeno 1 volta nella vita 💙 🤩🥳”
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Silvia Badiali
“Un viaggio organizzato alla perfezione Non potevamo avere di meglio Siamo partiti sereni perché tutte le informazioni erano dettagliate Arrivati all’aeroporto di destinazione ci hanno accolto e da lì per tutta la durata del viaggio ci siamo sentiti accuditi Il posto era meraviglioso come descritto Veramente tutto perfetto Sicuramente ci affideremo nuovamente a loro per i prossimi viaggi”
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Mariagrazia
“Un'esperienza molto bella e con un gruppo affiatato. L'itinerario è stato ben strutturato e ha permesso di visitare molti luoghi senza tempi morti. Il tour leader Andrea con la sua simpatia e disponibilità ha reso il viaggio divertente e ricco di aneddoti, consentendo di conoscere la cultura locale.”
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StarStarStarStarStar 5/5
Vinicio e Rossana
“L’organizzazione del viaggio è stata perfetta, precisa, e ha seguito anche alcuni nostri desideri. Dario, il nostro tour leader, ci ha fornito tutte le informazioni necessarie in modo chiaro e tempestivo, pronto ad apportare eventuali modifiche.E’ stato molto professionale rendendo il gruppo omogeneo. I compagni di viaggio, tutti molto giovani sono stati divertenti e fantastici. Esperienza bellissima. Vinicio e Rosanna”

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