
Prezzo
Partecipanti
Durata
Periodo
Special Connection
Undici giorni in Irlanda non sono un semplice viaggio: sono un concentrato di verde brillante, oceano spumoso, castelli impassibili e leggende raccontate davanti a un camino acceso. È l’isola che cambia luce mille volte al giorno, che ti regala scogliere drammatiche e subito dopo un pub dove la musica tradizionale fa ballare anche le sedie. Ed è proprio qui che ti portiamo: in un on the road da sogno, in compagnia del nostro tour leader parlante italiano, pronto a trasformare ogni tappa in una storia da ricordare.
Partiamo da Dublino, elegante, energica e piena di ironia, con un walking tour che ci farà entrare subito nello spirito irlandese. Poi ci spostiamo verso la medievale Kilkenny, prima di lasciarci conquistare dalla natura maestosa del sud-ovest: laghi, montagne e panorami che cambiano a ogni curva.
Da Killarney iniziamo a scoprire gli scenari più iconici d’Irlanda: la prima parte del Ring of Kerry, l’atmosfera selvaggia di Valentia Island e la magia della Penisola di Dingle, dove l’oceano incontra scogliere che sembrano disegnate dal vento. La Wild Atlantic Way ci accompagna poi verso nord: Spanish Point, le imponenti Cliffs of Moher, i pub di Doolin, fino alle terre poetiche del Connemara e alla vivace Galway. Infine risaliamo fino al Donegal, la regione più fiera e intatta dell’isola, dove la natura domina ogni cosa.
Quando le emozioni iniziano a strabordare e la memoria del telefono chiede pietà, torniamo a Dublino per i nostri saluti finali, un’ultima pinta e un arrivederci a quest’isola che, in pochi giorni, avrà trovato spazio ben oltre la valigia: direttamente nel cuore.
Questo itinerario è per te se ami i viaggi che si muovono, che sorprendono, che emozionano. Se vuoi respirare l’Irlanda nella sua interezza ma – soprattutto – se cerchi un viaggio che non sia solo vedere, ma sentire.
Pronto a partire? L’Irlanda ti aspetta con la sua magia gentile e il vento in poppa.
NOVITÀ

Dalla preparazione del viaggio ai piccoli consigli quotidiani, avrai il supporto Blueberry: umano, competente e sempre presente, senza mai essere invadente.
NOVITÀ

Non semplici strutture, ma luoghi che raccontano l’Irlanda: accoglienti, autentici, curati. Ogni tappa ha un alloggio selezionato con attenzione per qualità, atmosfera e posizione.
NOVITÀ

Per tutta la durata del viaggio ci sarà un tour leader parlante italiano pronto a trasformare ogni tappa in un racconto, semplificare ogni momento pratico e farti sentire coccolato… anche quando soffia il vento dell’oceano.
NOVITÀ

Non solo le iconiche Cliffs of Moher, ma anche l’intimità del Connemara, l’energia di Galway, la magia di Dingle e il carattere fiero del Donegal. Un viaggio che segue l’oceano dalla sua voce più dolce al suo ruggito più selvaggio.
NOVITÀ

Viaggiare insieme significa osservare gli stessi panorami, provare gli stessi “wow” e tornare a casa con ricordi che sanno di vento, musica e mare. L’Irlanda unisce: noi ci mettiamo il resto.
Benvenuto in Irlanda! Oggi approdiamo nella vivace Dublino, una città che sa essere gentile e ironica allo stesso tempo, fatta di mattoni rossi, pub accoglienti e ponti che si specchiano nel Liffey. Il pomeriggio lo dedichiamo a un primo incontro con la città, da vivere con la calma e la curiosità di chi si affaccia su una nuova storia. Potremo passeggiare tra i vicoli di Temple Bar, sbirciare nelle librerie indipendenti, fare una sosta caffè in un locale che profuma di legno e vecchi romanzi, oppure semplicemente goderci l’atmosfera frizzante che scorre lungo O’Connell Street o ascoltare gli artisti di strada mentre bighelloniamo senza meta per Grafton Street.
Insomma, il nostro unico limite è l’immaginazione (oltra alle condizioni meteo). Una cosa è certa: chiudiamo la serata con un piatto caldo e una pinta di birra fresca (ma non troppo).
Questa mattina iniziamo a conoscere davvero Dublino, accompagnati dal nostro tour leader e da una guida locale che ci farà entrare nel cuore della città. Il walking tour di tre ore è un viaggio a piedi fra storie, architetture e atmosfere che cambiano a ogni angolo. Terminato il tour sulle sponde del fiume Liffey, ci mettiamo in viaggio verso sud-ovest: il nostro obiettivo è Kilkenny, gioiello medievale tra vicoli stretti, antiche mura e torri che si stagliano contro il cielo irlandese.
Lungo il percorso possiamo fare una sosta per sgranchirci le gambe – magari con una passeggiata nell’immenso parco della Castletown House, una delle dimore palladiane più eleganti d’Irlanda – o per fare un light lunch o una pausa caffè a Kilcullen, un tranquillo villaggio dove respirare un po’ d’Irlanda rurale, campagne morbide, cieli immensi e quel profumo di pioggia che sembra sempre nell’aria anche quando non piove. Arriviamo a Kilkenny nel pomeriggio, con il tempo di sistemarci in hotel e iniziare a intuire l’atmosfera unica di questa cittadina elegante e ricca di storia.
La serata è libera, ma se hai voglia possiamo sempre andare tutti insieme in un pub accogliente, dove gustare una cena tradizionale in compagnia. untry Park, un vero gioiello della Scozia occidentale, con viste da cartolina sul Loch Lomond e prati che sembrano fatti apposta per camminare, rilassarsi o fare quella foto perfetta per Instagram. Il castello? Bello fuori, ma dentro è off-limits. Niente paura, il parco offre 80 ettari di boschi, giardini e percorsi per tutti i gusti: il nostro, un semplice anello di 3,5 km, è perfetto anche per chi cammina solo quando il divano è troppo lontano.
Ripartiamo e facciamo una sosta alle cascate Falls of Felloch, una meta amatissima per i picnic, prima di puntare verso il suggestivo Kilchurn Castle. Costruito nel XV secolo dai Campbell di Glenorchy, è ormai una romantica rovina, ma la sua posizione, tra lago e montagne, lo rende una star incontrastata delle fotografie scozzesi.
Per il pranzo, suggeriamo una tappa al Ben Cruachan Inn: piatti gustosi e drink locali per rifocillarsi prima di rimettersi in viaggio. Riprendiamo il cammino verso Oban, cittadina portuale vittoriana tutta fascino e frutti di mare, prima di dirigere il nostro entusiasmo alle Falls of Lora. Queste rapide di marea sono spettacolari, ma come ogni star, seguono i loro orari: se le maree non collaborano, niente paura, possiamo consolarci con una visita al vicino Dunstaffnage Castle. Costruito nel 1240 dai MacDougall, questo imponente castello domina il Firth of Lorn e trasuda storia a ogni pietra.
Chiudiamo la giornata con una chicca: Castle Stalker, una torre medievale da sogno che sorge su una minuscola isola di marea nel Loch Laich. Fotografarla è d’obbligo! Infine, approdiamo a Port Appin, pronti per un meritato riposo e, chissà, un bel brindisi con una pinta di birra per celebrare questa giornata epica. Pernottamento.
Questa mattina lasciamo Kilkenny e le sue strade medievali per dirigerci verso una delle icone più potenti d’Irlanda: la Rock of Cashel. Mentre ci avviciniamo, la fortezza compare all’orizzonte come un miraggio di pietra, arroccata su una collina che domina la campagna. È un luogo che profuma di re, santi e battaglie, e passeggiare tra le sue mura è come entrare in un capitolo di storia scritto con vento e silenzio.
Dopo la visita, ci rimettiamo in viaggio attraversando paesaggi morbidi e ondulati, dove pecore e cielo sembrano messi lì apposta per completare la scena.
Raggiungiamo Killarney, porta d’ingresso di una delle regioni più affascinanti d’Irlanda. Ci fermiamo per il pranzo e per respirare l’aria frizzante del Parco Nazionale, tra carrozze che passano lente e laghi che riflettono le montagne.
Nel pomeriggio percorriamo invece la parte meridionale del Ring of Kerry, quella dove la strada si stringe, la vegetazione cambia e l’oceano inizia a farsi sentire. Lungo il tragitto le viste diventano sempre più scenografiche: baie quiete, promontori che si allungano verso il blu, minuscoli villaggi dove il tempo sembra rallentare. Ogni curva è una sorpresa, ogni sosta un momento da incorniciare.
La giornata si conclude a Valentia Island, un luogo sospeso tra mito e natura, dove il vento porta il profumo dell’Atlantico e le scogliere brillano nelle luci della sera. Ci sistemiamo in hotel con la sensazione che la parte più selvaggia dell’Irlanda stia finalmente iniziando a raccontarci la sua storia.
La serata è perfetta per una cena in tranquillità e per godersi la quiete di quest’isola che abbraccia il mare. Domani ci aspetta un tratto di costa tra i più belli d’Europa.
Ci svegliamo a Valentia Island, avvolti da quell’aria salmastra che sembra insinuarsi nelle lenzuola e dire: oggi sarà un gran giorno. E lo sarà davvero. Lasciamo l’isola attraversando scenari che alternano scogliere scolpite dal vento, campi verde brillante e piccoli moli dove le barche ondeggiano placide. Ci rimettiamo sulla strada per completare l’ultimo tratto del Ring of Kerry, una porzione più intima e meno battuta, dove l’oceano appare e scompare tra le colline e le pecore — sovrane incontrastate del territorio — passeggiano come se l’asfalto fosse casa loro.
Poco a poco entriamo nella penisola di Dingle, uno dei tratti più iconici della Wild Atlantic Way. Qui la strada si avvolge attorno ai promontori, si restringe, si apre all’improvviso su spiagge dorate e scogliere vertiginose, e ci regala panorami che sembrano dipinti con la luce dell’Atlantico.
Il Slea Head Drive è il suo capolavoro: curve spettacolari, rovine antiche, isole che emergono dal blu e un vento che sa essere tanto ruvido quanto liberatorio. È impossibile non fermarsi, non restare in silenzio, non lasciarsi travolgere da tanta bellezza.
Torniamo infine verso Dingle, vivace e colorata, famosa per i suoi pub animati, i pescherecci ormeggiati nel porto e le case dalle facciate pastello che sembrano sorridere ai visitatori. C’è tempo per un pranzo libero o una passeggiata lungomare, tra gabbiani chiacchieroni e profumo di mare. Nel pomeriggio ci sistemiamo in hotel nella stessa Dingle, con quella sensazione dolce e piena che arriva solo dopo una giornata trascorsa lungo due delle coste più affascinanti d’Europa.
L’ultimo impegno della giornata? Trovare un pub che ci serva una cena calda e magari un po’ di musica tradizionale… ma a questo ci pensa il tour leader.
Lasciamo Dingle al mattino e iniziamo a risalire dolcemente la Wild Atlantic Way, tra campi ondulati e villaggi tranquilli che sembrano ancora addormentati. In breve raggiungiamo Tarbert, dove l’oceano si stringe in un braccio d’acqua e il nostro viaggio prende una piega diversa: saliamo infatti sul traghetto per Killimer, una traversata breve ma suggestiva, con il vento che scombina i capelli e l’acqua che brilla sotto la prua. È uno di quei momenti semplici che, senza fare rumore, diventano ricordi.
Sbarcati a Killimer, la costa cambia volto: più selvaggia, più silenziosa, più pura. Ci dirigiamo verso la spettacolare Loop Head Peninsula, un tratto di Irlanda meno conosciuto, lontano dai flussi più intensi, e proprio per questo irresistibile. Qui il paesaggio è una poesia di erba alta, scogliere affilate e fari solitari che vegliano sull’Atlantico come guardiani antichi. Il faro di Loop Head è il punto perfetto per una sosta: il vento arriva da ogni direzione, le onde rompono a distanza e il cuore si riempie di quella sensazione di libertà assoluta che solo l’oceano sa dare.
Dopo aver respirato tutta l’energia di questa penisola selvaggia, riprendiamo il nostro itinerario e continuiamo verso nord, attraversando strade rurali e scenari che sembrano dipinti con cinquanta sfumature di verde. Nel pomeriggio arriviamo a Spanish Point, una distesa di costa aperta e potente, dove l’oceano sembra voler raccontare storie di navi, tempeste e marinai mai dimenticati. Ci sistemiamo in hotel e abbiamo il tempo di godere della magia del luogo: una passeggiata sulla spiaggia, il rumore delle onde, magari un tramonto che colora il cielo di arancio e lilla.
La serata è perfetta per una cena vista mare o per un pub raccolto e accogliente. Domani ci aspetta uno dei momenti più iconici dell’intero viaggio: le Cliffs of Moher.
Lasciamo Spanish Point al mattino con l’oceano alle spalle e la promessa di una giornata iconica davanti a noi. In breve raggiungiamo Doolin, minuscolo villaggio colorato che profuma di musica tradizionale anche nelle prime ore del giorno. Qui possiamo fare una breve passeggiata tra le casette in pietra, magari una sosta per un caffè caldo o una foto al piccolo porto dove gli scogli sembrano mordere le onde.
Da Doolin ci dirigiamo verso uno dei momenti più attesi del viaggio: le Cliffs of Moher. Arrivarci è sempre un’emozione - la strada sale dolcemente, il vento inizia a farsi più deciso, e poi all’improvviso eccole: imponenti, solenni, maestose. Le scogliere cadono a picco per oltre 200 metri e l’Atlantico si infrange ai loro piedi come un respiro eterno. Ci prendiamo il tempo giusto per passeggiare lungo i sentieri panoramici, ascoltare il vento e lasciarci travolgere da uno dei paesaggi più incredibili d’Europa.
Nel pomeriggio riprendiamo il nostro on the road verso nord, attraversando il Burren con le sue rocce lunari e i campi che sembrano scolpiti dal vento. La strada si snoda tra muretti a secco, pascoli e tratti di costa che brillano al sole. Arriviamo infine a Clifden, la nostra base nel cuore del Connemara. È un villaggio affascinante, un intreccio di pub, negozietti e strade tranquille che profumano di torba e mare. Una cena accogliente, una pinta in un pub pieno di musica o una passeggiata tra le vie illuminate sono il modo perfetto per chiudere una giornata da incorniciare.
Domani esploreremo il Connemara, uno dei luoghi più magici dell’intera Irlanda.
Questa mattina ci svegliamo a Clifden con l’aria frizzante del Connemara che bussa già alla finestra. È una di quelle giornate che profumano di avventura gentile: oggi esploriamo una delle regioni più affascinanti d’Irlanda, un mosaico di montagne morbide, laghi scuri e distese di brughiera che sembrano cambiare colore a ogni nuvola.
Ci mettiamo in viaggio lungo la Sky Road, dove l’oceano appare e scompare tra le colline, e le pecore osservano il mondo dall’alto dei muretti a secco come se fossero loro a guidarci. È un paesaggio che non ha fretta e che invita anche noi a rallentare: ci fermiamo nei punti più scenografici per respirare l’aria dell’Atlantico, scattare foto o semplicemente restare in silenzio davanti a tanta bellezza.
Proseguiamo poi verso Kylemore Abbey, un luogo che sembra uscito da una fiaba: un castello riflesso in un lago immobile, avvolto dalle montagne come in un abbraccio antico. Se il meteo è dalla nostra parte, una passeggiata nei giardini vittoriani è un piccolo lusso che vale tutto il tempo del mondo.
Nel primo pomeriggio raggiungiamo Galway, città vibrante e colorata che rappresenta il cuore culturale della costa ovest. Le sue strade pedonali, piene di musicisti, pub e piccole botteghe artigiane, ci accolgono con un’energia contagiosa. C’è tempo libero per un pranzo, per esplorare il quartiere latino, sbirciare i mercatini o semplicemente farsi trasportare dal ritmo vivace della città.
Quando il sole inizia a scendere, rientriamo verso Clifden, immersi ancora una volta nella luce morbida del Connemara - quella luce che non si dimentica, perché sembra uscire direttamente da un quadro impressionista.
Domani risaliamo verso il Donegal, la terra più fiera e selvaggia d’Irlanda.
Lasciamo Clifden questa mattina con il profumo del Connemara ancora addosso e ci rimettiamo in viaggio lungo la Wild Atlantic Way. La strada risale verso nord attraversando paesaggi che sembrano dipinti a mano: distese di brughiera, laghi che riflettono il cielo come specchi liquidi e piccole case isolate che raccontano un’Irlanda rurale e autentica.
Il paesaggio cambia lentamente, diventando via via più ruvido e drammatico. Attraversiamo villaggi tranquilli, dove il tempo scorre più lento, e continuiamo verso le ampie vallate del Mayo: una regione meno battuta, dove montagne morbide e cieli enormi sembrano fondersi in un’unica grande tela. Possiamo prevedere qualche sosta panoramica lungo la costa - quelle che non erano programmate ma che il viaggio ti chiede di fare: una spiaggia deserta, un faro in lontananza, un punto panoramico dove l’oceano si presenta in tutta la sua imponenza.
Proseguendo verso nord, la strada ci conduce finalmente nella Contea di Donegal, una terra che ha conservato intatta la sua anima più pura e selvaggia. Qui l’Irlanda diventa protagonista assoluta: scogliere imponenti, praterie attraversate dal vento e quell’atmosfera ruvida e poetica che fa innamorare chiunque arrivi fin qui. Raggiungiamo Killybegs nel tardo pomeriggio. Dopo il check-in in hotel, facciamo una passeggiata sul porto e cerchiamo il locale ideale per una cena a base di pesce freschissimo.
Domani esploriamo la contea più fiera, indomabile e sorprendente d’Irlanda.
Oggi ci immergiamo nella Contea di Donegal, la più fiera, autentica e sorprendente d’Irlanda. Lasciata Killybegs, risaliamo verso l’area di Straleel, dove vallate ampie e verdi si aprono come pagine di un libro illustrato. La strada corre tra colline tondeggianti, muretti a secco e improvvisi scorci sull’oceano.
Pochi minuti dopo raggiungiamo uno dei momenti più epici del viaggio: le Slieve League, tra le scogliere più alte d’Europa. Qui il mondo sembra allargarsi: pareti verticali che si tuffano nell’Atlantico, vento che parla una lingua antica e sentieri sospesi tra cielo e mare. Ci prendiamo il tempo giusto per ammirare uno dei panorami più straordinari d’Irlanda - un luogo che da solo vale l’intero Donegal.
Riprendiamo il viaggio e raggiungiamo la suggestiva Assaranca Waterfall, una cascata elegante che scende tra prati e rocce coperte di muschio. Il mormorio dell’acqua e il verde intenso creano un’atmosfera quasi meditativa. Proseguiamo lungo la costa fino a Dungloe, cittadina tranquilla e colorata, dove possiamo fare una breve pausa, e poi continuiamo verso Gweedore (Gaoth Dobhair), cuore culturale della regione gaelica.
Qui il paesaggio cambia ancora: torbiere, montagne lontane, case isolate e un’atmosfera che profuma di tradizione antica. Da qui ci spingiamo verso l’interno, attraversando la zona di Termon fino a raggiungere una delle gemme nascoste del nord: Doe Castle, un castello che si specchia in un fiordo tranquillo, avvolto da un silenzio quasi cinematografico. La passeggiata fino alle sue mura è un tuffo in un passato fatto di clan, leggende e maree.
Riprendiamo poi verso Milford e Letterkenny, la città più animata della contea, perfetta per una pausa o un caffè, prima di scendere verso Donegal Town, con il suo castello affacciato sull’acqua e le piccole botteghe artigiane in cui perdersi volentieri qualche minuto. Da Donegal Town rientriamo infine a Killybegs, chiudendo uno degli anelli più belli e vari dell’intero viaggio: montagne, scogliere, cascate, castelli e villaggi che sembrano raccontare, uno dopo l’altro, l’anima indomabile del Donegal.
Questa mattina salutiamo Killybegs e le atmosfere ruvide del Donegal, quel mix di vento, oceano e silenzi profondi che ci ha accompagnati negli ultimi giorni. Inizia il nostro viaggio verso Dublino, un tragitto che ci porta gradualmente dal mondo selvaggio della costa atlantica al volto più urbano e vivace dell’Irlanda. Lasciamo alle spalle le scogliere e i porti di pesca e attraversiamo una campagna che cambia colore chilometro dopo chilometro: brughiere, colline morbide, fattorie solitarie e piccoli villaggi che sembrano sonnecchiare sotto un cielo immenso.
Lungo il tragitto facciamo qualche sosta per spezzare il viaggio e godere degli ultimi scorci di campagna irlandese. Le scelte non mancano: abbazie decadenti, dolmen millenari, castelli, giardini e riserve di caccia.
Man mano che ci avviciniamo a Dublino, il paesaggio si fa più ordinato, più abitato, più luminoso. L’ingresso in città è come un ritorno alla civiltà dopo giorni di natura indomabile: traffico leggero, ponti sul Liffey, case georgiane e quell’ironia tutta dublinese che aleggia nell’aria. Arriviamo in hotel nel pomeriggio e ci sistemiamo con calma. La serata è libera: l’occasione perfetta per un’ultima pinta – magari alla Guinness Store House – una cena in uno dei tanti ristoranti del centro, o una passeggiata tra le vie illuminate che, dopo tutti questi chilometri, hanno quasi il sapore di un ritorno a casa.
Dopo la colazione ci prepariamo al viaggio di ritorno, con la valigia un po’ più piena e il cuore decisamente più leggero. Salutiamo l’Irlanda con un ultimo sguardo ai suoi ponti, ai mattoni rossi e a quella luce cangiante che ci ha accompagnati in ogni tappa.
Mentre l’aereo decolla, i paesaggi verdi si fanno piccoli sotto di noi, ma le emozioni - quelle, sì - rimangono grandi: l’oceano che ruggisce, i pub che cantano, le strade che sembrano srotolarsi fino all’infinito.
Grazie Irlanda, per questo viaggio intenso e meraviglioso.
Rimani sempre aggiornato sulle nuove destinazioni e speciali promozioni