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TOP 11 curiosità sul Giappone

WC ultramoderni che sembrano usciti da film di fantascienza, cenoni di Natale a base di pollo frittodivieto assoluto di soffiarsi il naso in pubblico. Queste sono solo alcune delle cose più “strane” e curiose che vi capiterà di conoscere in Giappone.

Per aiutarvi ad affrontare quelle che vi sembreranno delle vere e proprie “stramberie”, o semplicemente per farvi fare due risate, abbiamo deciso di pubblicare questo articolo della nostra personale TOP 11 sulle curiosità giapponesi più “strane” ed insolite. 

Senza esitare…. Partiamo con la nostra TOP:

1-Washlet, il WC ultramoderno

 

Nel 1980 la famosa Toto, azienda giapponese leader nel settore dei sanitari da bagno, lanciò la prima tazza/bidet high tech della storia, il “washlet”. Il prodotto riscosse un incredibile successo, anche grazie a campagne pubblicitarie particolarmente azzeccate.

Oggi con il termine washlet si intendono ormai tutte le tazze bidet “high tech”. Questi prodotti non soltanto combinano un normale wc con la funzione di un bidet. Hanno anche la seduta riscaldata, intrattengono le persone con musiche rilassanti che aiutano i movimenti intestinali (e coprono altri rumori “poco nobili”) e asciugano le parti intime appena pulite con un confortevole getto di aria calda.

Il Top di gamma prevede inoltre la tavoletta che si solleva automaticamente appena ti avvicini alla tazza, e getti di acqua “massaggianti” per le tue parti “a sud dell’equatore”.

In tre parole? Un “mai più senza” che ti mancherà tantissimo quando rientrerai a casa. Su questo punto ho una piccola confessione. Dopo il mio secondo viaggio in Giappone decisi che avevo assolutamente bisogno di un washlet (del resto come potevo tornare a sedermi su una fredda tavoletta dopo aver conosciuto un comfort simile?), tant’è che ne feci installare uno a casa (è quello nella foto).

Il prezzo fu salato ma vi garantisco che anche a distanza di 8 anni è stata una delle spese migliori della mia vita.

2- Soffiarsi il naso in pubblico? Da evitare

 

All’interno del galateo giapponese la prescrizione di non soffiarsi il naso in pubblico è tra le più importanti. Il motivo è abbastanza semplice; nel costume nipponico tutto quello che esce dal corpo è considerato “sporco”.  

Ok, ora arriva il difficile. Cosa faccio se ho il raffreddore, un’allergia o soffro di rinite? Bene, una scappatoia esiste. “Tirare su” con il naso infatti non è considerato maleducato, e lo si può fare ogni volta che si vuole. Visto che sin da bambini ci è sempre stato insegnato il contrario (anche se soffiarsi il naso con rumori molesti viene considerata maleducazione anche da noi), ho sempre trovato questa regola molto strana.

Dopo tantissimi viaggi nel paese nipponico ho però capito che quella che mi sembrava una regola incomprensibile e senza senso è in realtà l’ennesima conferma di quanto il rispetto del prossimo sia importante in Giappone.

Qui una persona con il raffreddore preferirà continuare a tirare su con il naso, indossando naturalmente una mascherina (che grazie al COVID ormai conosciamo bene anche noi), piuttosto che correre il rischio di farti vedere il suo muco in un fazzoletto sporco.

Un consiglio. Se proprio devi soffiarti il naso in pubblico fallo in fretta, cercando di non fare rumore e isolandoti per quanto possibile.

3- Fare rumori molesti mangiando il ramen? No problem!

 

Praticamente in tutte le parti del Mondo fare rumori mentre si mangia è considerata maleducazioneIn Giappone, se si parla di piatti a base di noodles (come ramen, soba o udon), la pratica è invece non solo consentita, ma in alcuni casi viene interpretata come segno di apprezzamento del piatto che si sta gustando (per la soddisfazione dello chef).

Il perché i giapponesi abbiano deciso di consentire questa eccezione con i piatti a base di noodles non è chiaro. Alcuni sostengono che succhiando i noodles (e producendo il conseguente rumore), si assapori meglio il gusto dello spaghetto. Altri invece credono che sia l’origine del piatto a fare la differenza. Cibi come la soba o gli udon erano infatti il pasto della “gente comune”. Si consumavano prevalentemente in strada o in piccole locande, dove l’etichetta a tavola non era il primo pensiero dei commensali.

Molti gaijin (ma anche alcuni giapponesi) trovano questa usanza ormai un rigurgito del passato che sarebbe meglio fare andare in desuetudine. Personalmente non la trovo poi così sconvolgente. Anzi, godersi un buon ramen, lasciandosi andare anche a qualche rumore molesto, è uno dei piccoli piaceri della vita (del quale però non bisogna mai abusare).

4- Vending machine

 

In Giappone c’è la più alta concentrazione di distributori automatici di tutto il Mondo. Queste macchinette vendono letteralmente di tutto, dai soft drink agli ombrelli; dalla frutta fresca agli hamburger, arrivando persino ai calzini.

Le vending machine si possono trovare in ogni strada, angolo o vicolo delle città giapponesi. Secondo una recente statistica della società giapponese dei costruttori di vending machine, in Giappone c’è una macchinetta H24 ogni 23 abitanti (il tasso pro capite di gran lunga più alto del mondo), con un giro di affari che si stima intorno ai 55 miliardi di euro l’anno (davvero niente male).

5- I denti storti sono carini!

 

O almeno i canini storti, e specialmente nelle ragazze. Questa condizione viene definita con il termine giapponese “yaeba”, ed è stata resa celebre da una cantante Idol della famosissima band AKB48, Tomomi Itano.

Non vi è dubbio alcuno che molto spesso siano le imperfezioni a rendere qualcuno più affascinante (e sono perfettamente d’accordo su questo punto). La cosa strana è che in Giappone le ragazze (poche ma ci sono) hanno cominciato ad andare dal dentista per rendere i loro denti più imperfetti e “storti”. Una curiosità che merita sicuramente di essere inserita nella tua categoria dello “Strano, ma vero”.

6- Il festival del Pene

Il Kanamara Matsuri è un festival che si tiene ogni aprile nella città di Kawasaki (si trova a circa 25 chilometri da Tokyo). Questo evento viene conosciuto con altri due nomi, molto più divertenti: il primo è “festival del pene”, mentre il secondo è a mio avviso quello più suggestivo ed eloquente (e ricorda anche i titoli di famosi cartoni animati degli anni 70’ e 80’): “matsuri del fallo d’acciaio”.

Come probabilmente già saprai i giapponesi sono un popolo molto riservato. Le persone non parlano della propria vita o identità sessuale in pubblico. Proprio per questo motivo trovo ancora più “curioso” e paradossale che proprio in Giappone si tenga un evento in cui un enorme pene viene portato in trionfo da migliaia di persone. O che donne di qualunque età, e anche alcuni uomini, si sbellichino dalle risate mentre mangiano un gelato, succhiano un lecca-lecca, o gustano un dolcetto rigorosamente a forma di pene.

Dimenticando un attimo il lato comico del Kanamara matsuri, vorrei richiamare la tua attenzione su alcuni aspetti di questo evento che ne esaltano caratteristiche nobili. Anzitutto il festival è dedicato alla fertilità, tema molto importante in un paese che affronta una grave crisi demografica (come l’Italia).

Inoltre il festival è diventato simbolo rispetto per ogni identità sessuale e una parte dei soldi raccolti durante l’evento sono devoluti alla ricerca sull’HIV.

7- I love hotel

 

Dimenticati di squallidi alberghetti vicino alle stazioni. In Giappone anche il concetto di hotel per coppie è arrivato ad un livello di perfezione che rasenta il maniacale. Con il termine Love Hotel si indentificano motel con tariffe ad ore (si va da un minimo di una fino alla notte intera), che sono ideali per incontri intimi con il proprio partner. La camera è prenotabile sia ad ore “rest” che per tutta la notte “stay”.

Molto spesso l’arredamento del Love hotel è legato ad un tema, talvolta romantico talvolta semplicemente accattivante e in qualche modo “sexy”, quali: giunga tropicale, isole paradisiache, favole e persino “Hello Kitty”. Le camere offrono un grande letto matrimoniale, schermo TV (con disponibili video erotici) e la possibilità di noleggiare costumi a tema e acquistare prodotti da sexy shop.

Con insegne e arredamenti stravaganti i Love hotel sono facilmente riconoscibili. Nelle grandi città non è infrequente trovare interi distretti che ospitano una grande quantità di Love Hotel. Ne è un esempio il noto “love hotel hill” (collina dei Love hotel) a Shibuya (Tokyo).

8- Gli Hikikomori

 

Con il termine Hikikomori si descrive lo stato in cui una persona, nella maggior parte un adolescente o giovane adulto, si ritira letteralmente dalla società, non partecipando a alcuna attività lavorativa o educativa, per un periodo prolungato di tempo (almeno 6 mesi).

Il fenomeno degli Hikikomori (che in giapponese significa più o meno “essere confinato”) è nato in Giappone nei primi anni 2000. Lo stile di vita della persona affetta da questo disturbo prevede un isolamento pressoché totale, così come un’assenza di contatti sociali.

In pratica un hikikomori si rintana nella sua cameretta (se vive ancora con i genitori) o appartamento (quando è autonomo) ritirandosi letteralmente dalla società, non lavorando e non studiando. Il problema ha assunto dimensioni tali che in Giappone sono stati studiati dei percorsi di reinserimento e cura degli Hikikomori.

Curiosità nella curiosità; il fenomeno in questione, anche se originatosi in Giappone, si sta presentando in molti altri stati del mondo, anche se con lievi differenze.

9- L’anguria quadrata

 

Eccoci arrivati ad una delle mie curiosità preferite sul Giappone. Per spiegarla ti faccio una domanda: a parità di gusto e dimensione spenderesti circa 90 euro in più per un’anguria, la cui unica differenza consiste nella forma quadrata (meglio dire cubica) rispetto ad una tradizionale?

Bene, in Giappone a quanto pare molte persone rispondono . Le angurie quadrate sono vendute in molti negozi di ortofrutta, mercati all’aperto e anche alcuni supermercati. La domanda che ora ti starai facendo è perché?

Non ho una risposta definitiva, solo quella che mi è stata fornita da alcuni amici giapponesi. Il segreto del successo delle angurie cubiche sembrerebbe essere la facilità di stoccaggioe il fatto che questo tipo di angurie siano più facili da conservare nei piccoli frigoriferi che si trovano nelle case giapponesi.

Adesso forse ti starai facendo una seconda domanda. Perché le angurie cubiche costano così tanto? La ragione del prezzo elevato è data dal metodo di coltivazione. L’anguria, per assumere la forma cubica, deve essere fatta crescere in uno stampo cubico. Per evitare che il frutto si crepi o non assuma una forma perfetta, è necessario un attento e costante monitoraggio, che richiede molte ore di lavoro in più e, di conseguenza, un costo maggiore.

10- Gentilezza e ospitalità senza pari

 

Sono stato in Giappone per la prima volta nell’ormai lontano 2008. Informandomi online e leggendo le guide turistiche prima di partire, ero venuto a conoscenza abbastanza presto di una delle caratteristiche più conosciute, e apprezzata, del popolo giapponese: la gentilezza.

Sbagliando, avevo bollato questa informazione come uno stereotipo superficiale. Impiegai però pochissimo tempo per ricredermi. Notai inoltre che la gentilezza è diffusa non soltanto in ristoranti, hotel o luoghi dove si viene serviti (Omotenashi per dirla alla giapponese). È piuttosto una caratteristica della cultura giapponese, dove il rispetto per la collettività viene messo al primo posto.

11- Fumare? Si può ma solo in alcuni luoghi (anche all’esterno)

 

Agli inizi degli anni 2000 il Giappone aveva una delle percentuali di fumatori più alte del mondo. Circa il 50% degli umonimi sopra i 20 anni fumava. Le donne si fermavano al 10%. Secondo un recente sondaggio questa percentuale è calata drasticamente negli anni recenti (ora solo il 25% degli uomini fuma, mentre il numero di donne è purtroppo stabile).

L’età minima per fumare è 20 anni. Il fatto curioso riguardo al fumo in Giappone è che, nonostante sia ancora un Paese dove si fuma molto, molte città proibiscono di fumare all’apertoE’ infatti possibile farlo solo in alcune zone designate, riconoscibili grazie a segnali e alla presenza di posacenere. 

In più la legge che proibisce il fumo all’interno dei locali pubblici è arrivata solo nel 2020. Abbastanza in ritardo rispetto a molti altri paesi. 

I viaggi e Tour in Giappone di Blueberry

 

Grazie per aver dedicato del tempo a leggere questo articolo. Se vuoi scoprire di persona queste e altre curiosità sul Giappone perché non valuti di partire con noi verso il paese dove sorge il sole? Blueberry Travel è un Tour Operator specializzato in viaggi in Giappone.

Potrai scoprire il Giappone sia con Tour in piccolo gruppo, i nostri famosi GiappoTour®, che con fantastiche esperienze di viaggi su misura e viaggi di nozze.

Viaggiando con noi potrai davvero vivere la realtà Giapponese, diventando parte dei luoghi che visiterai.

La curiosità è salita alle stelle?

Non resta che preparare la valigia!

Gian Paolo Serra

 

Gian Paolo Serra
Scritto da:
Gian Paolo Serra
Viaggiatore appassionato da oltre 20 anni ho una laurea in legge ed un interesse profondo per tutto ciò che è diverso e fuori dalla routine. In un universo parallelo spero di fare il musicista o lo scrittore
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