Se vi aspettate che vi si dica che sicuramente non ci vuole il costume da bagno, beh siete in errore. Ma di questo parleremo in un’altra occasione.
Per gustarsi appieno un viaggio in località fredde come la Lapponia è fondamentale partire con un equipaggiamento adeguato.
Il freddo non è uno scherzo e senza le giuste precauzioni si rischia di dover passare tutta la vacanza chiusi in stanza.
Ma andiamo con ordine.
Uno strato alla volta, proprio come vestire una cipolla.
Estremità
Innanzitutto le estremità del corpo sono quelle che generalmente vanno coperte con maggiore cura, visto che sono le prime a entrare in contatto col freddo e sono le ultime cui il sangue arriva a scaldare. Avere mani e piedi sistemati assicura un buon punto di partenza.
Quindi due o perfino tre paia di calzettoni pesanti, da sci per intenderci, e anche dei collant di lana per gambe e piedi.
Per le mani, invece, un paio di quanti sottili da mettere sotto un paio di quelli ben imbottiti e soprattutto impermeabili.
Ha un che di poetico vedere i capelli ghiacciarsi e tingersi di bianco, tuttavia avere con sé un copricapo di lana ad avvolgere capo e orecchie vi assicurerà di poter apprezzare le varie escursioni che si faranno durante il viaggio.
Inoltre, spesso non ci si pensa, ma nonostante tutti gli strati che poi andremo a vedere, l’aria gelida è tenace e come un folletto dispettoso cercherà di scivolarvi attorno al collo, tra le pieghe lasciate scoperte dai vari maglioni.
Un copricollo di pile, che poi potrete tirare su a coprirvi anche il naso, vi proteggerà e vi permetterà anche di respirare meglio, senza che le vibrisse vi si ghiaccino. Una sciarpa può essere utile ma è sconsigliata, perché poco pratica.
Torace
Sistemate le estremità pensiamo al torace.
Un capo di vestiario che sicuramente non deve mancare in valigia è -almeno- una maglia termica a maniche lunghe. Fasciando la pelle tratterà tutto il calore necessario e sarà la prima parte dell’armatura che vi proteggerà. Un po’ come la cotta di maglia dei cavalieri, ma molto più leggera.
Il prossimo passo è uno, o due, maglioni di pile. Magari uno più sottile da indossare subito sopra la maglia termica e un altro più spesso da aggiungere sopra. Nel caso abbiate caldo potrete sempre eliminarne uno, ma meglio averlo con sé piuttosto che rimpiangerlo poi.
E infine un piumino imbottito.
Gambe
Quindi torniamo alle gambe.
Dopo aver indossato collant di lana, un pantalone termico da neve è la scelta opportuna. Comodi, morbidi e immancabilmente caldi.
Scarpe
Sebbene vi verranno fornite degli appositi scarponcini da neve è consigliato scendere dall’aereo indossando scarpe possibilmente da trekking, con una suona dalla buona presa e le pareti impermeabili. Vi capiterà infatti di camminare sul ghiaccio o sulla neve con le vostre calzature e per evitare imbarazzanti capitomboli vorrete avere ai piedi strumenti adatti.
Ad una prima lettura potrà sembrarvi una vestizione complessa e fastidiosa, ma in realtà in men che non si dica indosserete un pezzo sopra l’altro come in un rituale.
E nel peggiore dei casi, ci sarà sempre un caffè caldo, un dolcetto e un falò nella neve ad aiutare abiti e sangue a riportare il colore sul vostro volto.
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